giovedì 17 maggio 2012

Cammino di Santiago: mostra fotografica, presentazione di 2 libri e infine cena del pellegrino

Ore 18:00 presentazione dei libri e inaugurazione mostra, ingresso libero.




Venerdì 18 maggio 2012 verrà inaugurata la mostra fotografica sul Cammino di Santiago, presso il centro polifunzionale di Borghetto di Borbera, in collaborazione con il Comune.

La mostra si compone di 27 pannelli realizzati con le fotografie donate da pellegrini di tutto il mondo. Bruna Scalamera, la curatrice dell’evento, ci introduce alle immagini che presenterà con queste parole: "La mostra fotografica è frutto dei pellegrini: i loro occhi hanno visto e colto intensamente la bellezza e la profondità del cammino, il loro cuore ha donato le immagini quale nutrimento e ricordo per tutti coloro che sentono il fascino di questo pellegrinaggio."

La mostra sarà visitabile, sempre con ingresso libero e gratuito, fino a sabato 26 maggio nei pomeriggi di sabato e mercoledì, dalle 15:30 alle 18:30.



L’inaugurazione della mostra sarà il pretesto per far incontrare pellegrini passati e futuri ed assistere ad uno scambio di esperienze. Per l’occasione interverranno anche gli autori di due libri dedicati a questa esperienza di viaggio interiore che racconteranno il loro vissuto. A Bruna Scalamera, autrice di "Camminatori di Dio - Diario di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela e oltre", abbiamo chiesto: Come hai deciso di fare il Cammino di Santiago?
Ho conosciuto l’esistenza del Camino de Santiago de Compostela anni fa. Subito ho vagheggiato di percorrerlo e l’ho riposto nel mio segreto baule interiore delle cose che mi sarebbe piaciuto fare.
Aspiravo a realizzare un desiderio profondo, da lungo tempo cullato, ma al contempo volevo effettuarlo in sicurezza. Cioè, con qualcuno. Cercavo qualcuno cui appoggiarmi - il salvagente - pur sentendomi spaventosamente patella e pur sapendo certissimamente che questo abbarbicamento era improprio ormai, obsoleto, e doveva essere superato. Volevo due cose per me ancora contrapposte: uscire nel mondo e la sicurezza Ho capito solo in seguito che il cammino in solitaria - el Camino de Santiago - nella sua duplice veste di difficoltà e opportunità, era una prova che mi chiamava, mi spettava e dalla quale non potevo più esimermi.


Abbiamo rivolto alcune domande anche ad Adolfo Biolè curatore di "Santiago, là dove inizia il Cammino" che sarà presente all’incontro. Pensi che il Cammino abbia cambiato la tua vita?
Santiago è stata l'esperienza scatenante ma non posso dire che tutto il mio cambiamento sia stato determinato solo dal Cammino di Santiago. Piuttosto, posso affermare che Santiago è arrivato in modo non casuale. Anzi posso dire adesso con certezza che nella vita non esiste nulla di casuale. Ogni cosa arriva al momento giusto cioè quando siamo pronti a riceverla. Semmai siamo noi che non ci rendiamo conto subito di quello che sta dietro agli accadimenti anche nei momenti importanti della nostra vita. Occorre del tempo per capire. Di una cosa mi sono però accorto subito. Lungo il Cammino ho abbandonato le cose superflue della mia vita, che erano tante, e per così dire mi sono alleggerito per riprendere un diverso viaggio basato su valori diversi più semplici e veri.

L'esperienza più importante e bella è derivata dai rapporti umani che ho sperimentato nel viaggio, giorno per giorno. Allora...più che un arrivo, è stata una partenza...

Il Cammino inizia e non finisce a Santiago. Nel momento in cui questa esperienza mette in moto qualcosa dentro di te, inizia una onda lunga che non sai su quale spiaggia ti porterà!



A seguire un momento conviviale di condivisione a tavola con
"Cena del pellegrino", presso il vicino ristorante Il Fiorile:
Euro 15,00 a persona.



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