giovedì 18 aprile 2013

Incontro con Gino Veronelli

E' passato tanto tempo dall'ultimo post e mi scuso, ma questo incontro che vi vado a raccontare merita veramente di essere presente in questo diario di viaggio. Nella nostra esperienza di vita e lavoro al Fiorile si fanno tanti incontri e questi restituiscono un sapore nuovo all'esperienza che stai percorrendo. Questo sapore ce l'hanno portato due scrittori semplici e straordinari al tempo stesso che sono Gian Arturo Rota e Nichi Stefi nel  presentarci il loro ultimo lavoro " Luigi Veronelli Il libro" La vita è troppo breve per bere vini cattivi.


Sono stati con noi ieri sera e ci hanno raccontato un mondo, un mondo che non c'è più, ma che al tempo stesso ci rimanda, con i suoi echi, a molte riflessioni.
Abbiamo parlato di Veronelli, Gino per gli amici. Di lui mi hanno colpito il coraggio di andare controcorrente, di essere se stesso fino in fondo con successi ed insuccessi, un mito con le sue fragilità ma anche con un carisma ed una profondità straordinari che lo portavano ad aggregare attorno a sè tanti amici.

E con lo spirito conviviale evocato dal nome e dagli aneddoti su Gino Veronelli che  ieri c'è stata una bella cena dove sedevano alla stesso tavolo appassionati di enogastronomia, ristoratori e produttori di vino nonchè vignaioli. A tavola insieme per raccontare del passato, del presente e di dove stiamo andando, presentare problemi, sentire pareri discordanti: stare a tavola così è una vera goduria e vi assicuro che non capita molto spesso!

I grandi uomini quando passano lasciano un segno che resta nel tempo, che si ritrova nelle persone che li hanno conosciuti e che ne tramandano la memoria come Gian Arturo Rota e Nichi Stefi che raccontano Gino lasciando che le citazioni, i suoi scritti originali e gli aneddoti parlino da soli (e ne hanno da dire!)
Perciò vi lascio facendo parlare Gino, riprendendo quelle citazioni dalla sua biografia che sento da vicine, amiche.

Camminare la terra
"Chi cammina la terra sa che l’importante non è arrivare, ma

procedere, passo dopo passo. Camminare la terra è esprimere il

nostro vivere in continuo movimento. Talvolta occorre fermarsi

per riposare o per pensare e per gioire o per piangere, e alla fine

ricominciare a camminare.

Fermarsi anche per ricordare e rivivere la strada percorsa."
.....

 e ancora camminare la terra
"Il mio lavoro consiste nel camminare le terre e nel raccontarne la

qualità.

La terra è l’anima."

comunicare
comunicare è vivere, senza è morire.

  ... e la qualità nella vita? che cos'è veramente?


"Quasi quasi spingerei li parole molto più in là, sino ad affermare: la qualità della vita è il rifiuto della morte. Se un uomo partecipasse a tutto (e anche mangiasse di tutto, ma proprio di tutto) sarebbe immortale.

Ecco allora che gli elementi sono si avere una bella casa, la collezione di disegni leonardeschi, i migliori cibi, i migliori vini, eccetera, eccetera, ma prima ancora -elemento fondamentale, imperativo, irrinunciabile- il sapere ascoltarli e riconoscerli, certa che la "musica" è scritta nei cieli così come in ogni luogo della terra."