sabato 9 aprile 2011

Primavera ...a noi!

Che bella invenzione la primavera !... oggi però tutto è così frenetico che vorrei gridare fermate il mondo voglio scendere! Sono veramente tante le cose da preparare; tanto per iniziare mi dedicherò ad una torta allo yogurt per le colazioni di domattina. Ho trovato una ricettina interessante con un po' di succo di limone che la rende ancora più piacevole per questi giorni caldi. Ma non è finita! Tra poco dovrò allestire i tavoli per il pranzo, (il primo pranzo sul prato di questa stagione!) e il buffet per oggi pomeriggio che fortunatamente dovremmo riuscire a fare in giardino. Spero di riuscire a fare tutto e infine vorrei condividere qualche foto della giornata. Vediamo se ci riesco tra un piatto e l'altro...
Dimenticavo una cosa importante. Non abbiamo ancora pubblicato il menu del Tour Gastronomico che ci sarà fra 8 giorni
Ecco il menu che serviremo a pranzo il 17 Aprile

Torta Pasqualina e panissette condite,

Insalata tiepida di faraona alla valborberina con la ricotta di
capra,
Vitello tonnato all’antica;

Rabatòn alessandrini con la crema di Montebore,
Cannelloni gialli di “manzo all’erba” col pomodoro dolce e piccante;

Costolette di agnello alle due cotture di primavera,
Guanciale al Timorasso e timo selvatico con cipolline glassate;

 Tiramisu alle fragole, Caffè.

€ 38,00 a persona, bevande incluse








martedì 5 aprile 2011

La primavera nel piatto















Questo è il mio preferito: il timballo di riso giallo con crema di Montebore. Il sapore è squisito ma ciò che mi delizia maggiormente è l'accostamento dei colori, sono favolosi !

This is my favourite dish: safron rice timbale Montebore cheese filled with violets.

Questo piatto necessita di una spiegazione perchè a vedersi non si può capire cos'è. E'  un semifreddo di cioccolato bianco con zenzero fresco e fragole. Anche se non sono una grande fotografa spero di aver reso l'idea della proposta di questi giorni.  I need to explain this dish because you couldn't understand by the picture that's  a strawberry soft ice cream with white chocolate and fresh ginger... delicious!




venerdì 1 aprile 2011

Il Palazzo di Cuccagna

Sono orgogliosa di farvi conoscere una piccola promessa della letteratura: Margherita.

Una volta, a Varazze, costruirono un palazzo, non come tutti gli altri, ma speciale, in cui vennero racchiusi tutti i segreti della cucina italiana.

Si diceva che, ad ogni piano, fosse stata dedicata una portata di un classico pasto all’italiana.
Una volta costruito, venne aperto esclusivamente ai bambini della città i quali corsero a fiotti con un po’ di timore, aprirono tutti insieme la morbida porta di riso soffiato e poi affannosamente, spintonando e scivolando, salirono su per la scala di spaghetti al sugo e già questo, era un indizio!

Dopo pochi secondi, si ritrovarono, infatti, nella sala dedicata ai primi: era una stanza enorme arredata proprio con gusto!

Le poltrone erano di lasagne succulente, e troneggiava un enorme pianoforte come un timballo di maccheroni nel bel mezzo della sala: i suoi tasti erano formati da penne in bianco; vasi di ravioli e fiori di gnocchi al pesto completavano il quadretto suggestivo.

Non essendo ancora sazi, i bambini corsero con le manine e le faccine paffute, appiccicaticce e sporche di un mix di pietanze verso le scale di acciughe sotto sale, ma per errore del “cuoco” al posto del sale erano ricoperte di pepe che li fece piangere e starnutire per tutta la scala.

Una volta arrivati grondanti di sudore e tutti rossi, si ritrovarono su di un tappeto piuttosto “farinoso” di carne impanata con vicino una doccia di melograno che sparava tutti i suoi semini rossi ininterrottamente.

Poco lontano, c’era una lampada di sedano e fili di carote e c’erano anche dei giochi! Palle di verza, mini-castelli di grissini con le finestrelle di salumi e orsacchiotti di coscette di pollo.

Stufi del secondo, i bimbi si diressero per l’ennesima volta in direzione della scala che stavolta era di budino scivolosa, quasi animata perché, al minimo movimento, gli scalini si agitavano come se iniziassero a ballare la break-dance, ma nonostante alcune difficoltà, riuscirono a sorpassarla.

In seguito, si accorsero che ne valse proprio la pena!

Si ritrovarono davanti ad uno spettacolo mai visto, era l’ultimo piano: quello dei dolci!

La stufa di zucchero sputava nuvole di zucchero filato!

La vasca di cioccolato ti forniva un super bagno di gelato.

Lo specchio di caramello era ottimo per qualche leccatina e il divano di panna montata era il più morbido che avessero mai provato. Esso era ricoperto di orsacchiotti fatti di caramelline gommose che divorarono in un battibaleno.

Con tutti quei pasticci e capricci, finirono per avere un gran mal di pancia e così il palazzo venne chiuso per motivi sanitari ritenuto che i genitori non erano affatto contenti dei malori dei loro bambini.